Il ritrovamento dell'antica imbarcazione Nanhai: risalita e ritorno dopo otto secoli di riposo in fondo al mare |
Il 22 dicembre 2007, a 20 miglia a sud della città portuale di Dongping, di Yangjiang, nella provincia del Guangdong, è stata riportata a galla dopo essere stata immersa per 800 anni a trenta metri di profondità un'antica imbarcazione: è la Nanhai No. 1. class="style37">Che imbarcazione era? Perché affondò? E che carico portava? |
Testo di Wei Jun, Cao Jin e Cui Yong |
La fase finale dell'edificazione del Palazzo di Cristallo del Museo del Guangdong della Via della Seta Marittima. |
Ritrovata
Scoperta per caso negli anni '80, l'imbarcazione affondata era stata individuata durante una missione alla ricerca di tesori del mondo. Nel mese di agosto del 1987 l'ufficio di Salvataggio Marittimo di Canton, sotto il Ministero delle Comunicazioni e in collaborazione con una società britannica di ricerca oceanica diedero inizio alla ricerca fra le acque delle città di Taishan e Yangjiang della provincia del Guangdong, di due imbarcazioni che in passato avevano navigato fra le acque della Compagnia dell'India. Inaspettatamente fu ritrovata un'altra imbarcazione, probabilmente risalente alla dinastia Song (960-1279). Al suo interno sono stati ritrovati più di 200 reperti fra oggetti d'uso personale ed eleganti prodotti di porcellana risalenti alle dinastie Song e Yuan (1271-1368), prodotti di quattro importanti scuole della lavorazione della porcellana fra cui Jingdezhen, Longquan, Dehua e Jianyao, insieme ad altri preziosi ritrovamenti fra cui bottigliette per inchiostro, lingotti d'argento, monete di rame e, di notevole riguardo, una cintura d'ora lunga 170 centimetri realizzata con grande raffinatezza.
Mappa della Via della Seta Marittima |
Il gruppo di ricerca cinese ha riportato la scoperta all'amministrazione provinciale per i ritrovamenti generando interesse nei circoli archeologici del mondo e il governo cinese ha organizzato delle ricerche e degli scavi per studiare approfonditamente l'antica imbacazione.
A causa della carenza di esperienza nell'ambito delle ricerche archeologiche, a seguito dell'approvazione del Concilio di Stato, il Museo di Storia della Cina, insieme all'Istituto asiatico di ricerca giapponese dell'archeologia sottomarina stabilirono, nell'agosto del 1989, una cooperazione per la creazione di una commissione accademica di ricerca dell'antica imbarcazione affondata, ora conosciuta con il nome di Nanhai (Mare cinese Meridionale) n. 1.
A Longquan-style blue porcelain plate with floral patterns, from Nanhai No. 1 in 2002. by Xu Xun |
Le prime ricerche, condotte nel novembre del 1989, portarono all'identificazione della precisa locazione della nave affondata.
Il programma della Nanhai n. 1 fu riavviato nel mese di aprile del 2001, grazie al supporto finanziario dell'Associazione cinese di Hong Kong delle Esplorazioni archeologiche sottomarine. Il Centro di ricerca archeologica sottomarina, sotto il Museo di Storia Cinese e l'Istituto di ricerca archeologica del Guangdong dei patrimoni culturali hanno costituito un gruppo di archelogi che ha portato avanti i lavori.
La rotta della Via Orientale della Seta Marittima |
Dal 1989 al 2007, sono state condotte otto ricerche e scavi di prova per la Nanhai n. 1, che hanno permesso di determinare le dimensioni dell'imbarcazione: lunga 30,4 metri, larga 9,8 metri e alta 4 metri. Affondata in un metro di sabbia a una profondità di 25 metri sott'acqua. Lo scavo si è ben conservato mentre la parte superiore è ormai scomparsa. Le parti principali, fra cui il ponte principale, i lati e le strutture di supporto sono rimaste intatte. E, cosa affascinante è che all'interno della cabina sono state ritrovati porcellane ed oggetti di metallo di cui le decorazioni sono ancora oggi chiaramente visibili e nitide.
Dal 15 marzo all'8 maggio 2007 gli archeology cinesi hanno condotto scavi e ricerche sulla Huaguang Reef nr. 1, affondata nel Mar Meridionale della Cina vicino alla provincia-isola di Hainan. Fu scoperta nel 1996 da alcuni pescatori cinesi. |
Si prevede che il recupero della Nanhai n.1, il più importante ritrovamento archeologico sottomarino nella storia cinese, offrirà importanti testimonianze dello studio marittimo della Via delle Spezie, così come della storia della navigazione, del commercio con l'estero e del settore della costruzione navale.
Tesori esposti
Fra i mesi di marzo e maggio del 2002, il Museo Nazionale della Cina e l'Istituto di ricerca archeologica del Guangdong condussero gli scavi iniziali della Nanhai n.1. All'interno di una cabina di un metro quadrato, situata al centro dell'imbarcazione affondata fu ritrovato un numero notevole di oggetti raffinati, fra cui più di 4.000 oggetti di porcellana e numerosi recipienti di lacca, e ancora pezzi in pietra, ferro e bronzo, lingotti d'argento e monete di rame. Gli specialisti stimarono che il numero totale di ritrovamenti a bordo del relitto fosse superiore a 80.000.
Uno specchio di rame tratto dalla Nanhai nr. 1, trovato nel 2007. Fotografia gentilmente offerta dall'Istituto di Ricerca Archeologica del Guangdong |
I pezzi ordinati nella cabina suggeriscono che si trattasse del carico più importante.
Nel 2004 furono poi condotte ulteriori ricerche quando fu raccolto un numero incredibile di monete di rame, tutte di diversi periodi della dinastia dei Song Settentrionali (960-1127), un numero minore di monete risalenti al periodo del regno delle dinastie dei Sui (581-618), dei Tang (618-907) e delle Cinque Dinastie (907-1127). Le più antiche ritrovate risalenti al periodo degli Han Orientali (25-220 A.D.) e le più recenti risalenti al periodo della dinastia dei Song Meridionali (1127-1279). Ecco perché si ritiene che la Nanhai n. 1 sia affondata intorno al periodo della dinastia Song.
Un'anfora marrone invetriata trovata nella Nanhai nr. 1 nel 2007. Fotografia gentilmente offerta dall'Istituto di Ricerca Archeologica del Guangdong . |
Portati alla luce nel 1987, fra gli oggetti di maggior particolare interesse è stata trovata una cintura placcata in oro, spessa tre centimetri e lunga 170 centimetri. Gli archeologi stimano che fosse appartenuta al capitano, forse un nativo delle regioni occidentali dell'Asia. La lavorazione artigiana e la forma della cintura hanno tratti chiaramente di origine asiatico-occidentale, non certamente cinesi. Numerosi altri pezzi fanno pensare ad una stretta connessione fra la Nanhai n. 1 e la Via della Seta Marittima.
All'epoca della dinastia Han (206 B.C.-A.D. 220) fu aperto un passaggio di collegamento fra il Mar Meridionale Cinese e l'Oceano Indiano. Ciononostante, a causa dei limiti nell'ambito della navigazione, le navi mercantili cinesi non si avventurarono nell'oceano prima della dinastia Song (960-1279).
Monete di rame trovate nella Nanhai nr. 1, recuperate nel 2004. Fotografia gentilmente offerta dall'Istituto di Ricerca Archeologica del Guangdong |
La Cina vide infatti fiorire il commercio marittimo durante le dinastie Song e Yuan, di cui narrò il veneziano Marco Polo nel suo libro Milione e nel libro, di recente pubblicazione compilato da esperti britannici intitolato La città della Luce di Jacob d'Ancona.
Si ritiene che la Nanhai n. 1 fosse una delle navi mercantili di cui si narra nel libro.
Frammenti di lacca trovati nella Nanhai nr. 1 nel 2002. Foto di Xu Xun |
Oltre alle frequenti tempeste in quest'area, la frastagliata costa compresa lungo la Via della Seta Marittima fra il Mare Meridionale cinese e l'Oceano Indiano rappresentava gravi pericoli per le navi a causa delle frequenti barriere coralline che emergevano danneggiando le imbarcazioni di legno. E si pensa che possa essere stata questa la causa dell'affondamento della Nanhai n. 1.
Oggi essa funge da mediatore di cultura: dalla sua scoperta specialisti e studiosi hanno riposto numerose speranze perché essa funga da base per l'approfondimento dello studio della storia della costruzione navale, dei porti, delle rotte, sul commercio lungo la Via della Seta Marittima e della produzione della porcellana.
Un braccialetto placcato in oro decorato con motivi di drago recuperato nella Nanhai nr. 1 nel 2007. Foto di Xu Xun | Pettini di legno e una statua di Bodhisattva, trovate a bordo della Nanhai nr. 1, nel 2007. Foto di Xu Xun |
Si presume che i caratteri incisi nel fondo di questo pezzo siano la firma di chi la creò. Ritrovato nella Nanhai nr. 1 nel 2002. Foto di Xu Xun | Un veso verde, invetriato realizzato nel forno di Cizao e tratto dalla Nanhai nr. 1 nel 2002. |
A Cizao-style green-glazed plate with floral decorations on the edge from Nanhai No. 1, found in 2007. by Xu Xun | Un scodella di porcellana blu in sitle Longquan con motivi decorative, trovata a bordo della Nanhai nr. 1 nel 2007. |
A Longquan-style blue porcelain plate with floral patterns, from Nanhai No. 1 in 2002. by Xu Xun | Una scodella verde, invetriata a forma di fiore di loto realizzata nel forno di Cizao tratta dalla Nanhai nr. 1 nel 2002. |
Un vado di porcellana bianca e blu prodotta nei forni di Dehua decorata con motivi floreali, tratta dalla Nanhai nr. 1 nel 2007. | Un recipiente delicato trovato nella Nanhai nr. 1, scoperta nel 1987. |
Questo pezzo ornamentale placcato in oro, sembra essere la fibia di una cintura. Trovata a bordo della Nanhai nr. 1 nel 1987. Foto di Xuxun |
Ritornata a casa
Un artista al Museo del Guandong della Via della Seta Marittima. |
In fondo al mare la struttura lignea della nave è diventata fragile, e il tradizionale processo di recupero, che prima ha riportato a galla gli oggetti che conteneva e dopo il relitto, ovviamente poteva apprortare danni allo scafo già in ovvie condizioni di decadimento.
A partire dal 2002 l'Amministrazione di Stato cinese per i Patrimoni Culturali ha riunito numerosi esperti perché elaborassero un sistema per recuperare il relitto. E questa ricerca di esperti ha portato alla realizzazione di un programma che ne permettesse il recupero anche nelle condizione di poca visibilità del sito in cui si trovava. L'intera nave, il suo carico e la sabbia in essa accumulatasi sarebbero state racchiuse all'interno di una sorta di cesto protettivo d'acciaio appositamente realizzato per il recupero e per trasportare successivamente il relitto nel cosiddetto “Palazzo Cristallo” una piscina di dimensioni notevoli all'interno del Museo della Via della Seta Marittima. Il Palazzo di Cristallo è stata realizzata per esporre e proteggere l'antica nave di inestimabile valore culturale, scientifico e commericale, giacché si tratta del primo recupero attraverso operazioni del genere usate fino ad ora.
Un artista al Museo del Guandong della Via della Seta Marittima. |
Il Guangdong ha stanziato 160 milioni di yuan per costruire il Museo della Via della Seta Marittimo: 130.000 metri quadrati lungo la spiaggia di Yangjiang color argento lunga cinque chilometri di ailing Island, designato per ospitare una collezione di 30.000 relitti.
Il museo è stato realizzato da far pensare alle onde dell'oceano o alla chiglia di un'antica nave, e comprende cinque strutture collegate fra loro di forma ellitica di diverse dimensioni. L'anima del museo è il Palazzo di Cristallo, lungo 64 metri, largo 40 metri e alto 23 metri e inserito in una immensa piscina di vetro colma d'acqua di mare e profonda 12 metri. La temperatura, la pressione e altre condizioni ambientali sono le stesse dell'ambiente in cui si trovava immersa la Nanhai n. 1.
Chi giunge in visita può osservare i lavori di recupero che procedono attraverso un corridoio sotterraneo, le finestre di una cabina di osservazione panoramica e attraverso le finestre ai due lati di 23,6 metri sopra la piscina.
Un salvataggio andato a buon termine
27 dicembre 2007, città di Yangjiang, Guangdong: l'involucro protettivo in acciaio che racchiude la Nanhai nr. 1 viene trasportato al Palazzo di Cristallo. |
Il recupero della Nanhai n. 1 è stato avviato l'8 aprile 2007: quel giorno due imbarcazioni, le più costose in assoluto del loro genere, sono apparse fra le acque della città di Yangjiang. Una era la Huatianlong con a bordo la struttura necessaria per il recupero del relitto, una gru di enormi dimensioni e del valore di 700 milioni di yuan; l'altra era l'inestimabile Nanhai n. 1.
22 dicembre 2007: la grande gru Huatianlong, e l'imbarcazione Zhongren 1601, hanno riportato a galla la nave Nanhai nr. 1 contenuta all'interno di un sostegno protettivo di acciaio appositamente realizzato. Foto gentilmente concessa dall'Ufficio di Recupero marittimo di Canton del Ministero delle Comunicazioni. . |
L'ufficio di Recupero e Salvataggio marittimo di Guangzhou (Canton) ha avviato le operazioni per ripulire lo strato di sedimenti che ricopre la superfice della nave ed ha ricostruito una struttura a cesto protettivo a tre piani intorno alla relitto. La parte più difficile è certamente stata riportare a galla il relitto.
La nave di 800 anni è stata riportata a galla il 22 dicembre 2007; una settimana dopo la Nanhai n. 1 è stata trasferita nel Palazzo di Cristallo e presso il Museo della Via della Seta Marittima si è tenuta una grande cerimonia di festeggiamento per il completamento delle operazioni di recupero dell'antica imbarcazione cinese.
Dopo la sua scoperta, venti anni prima che la Nanhai n. 1 emergesse dagli abbissi del mare. E ci vorranno altri dicei anni prima che le protezioni e la spessa coperta di sabbia siano completamente rimosse e che si possa rivelare l'aspetto originale dell'antica imbarcazione. Il mistero continua e molte sono le domande a cui ancora non si può dare risposta. 27 dicembre 2007, città di Yangjiang, Guangdong: l'involucro protettivo in acciaio che racchiude la Nanhai nr. 1 viene trasportato al Palazzo di Cristallo. | 24 Novembre 2007: Zhongren 1601 (a sinistra), un enorme imbarcazione per trasportare la Nanhai nr. 1, a circa un chilometro dalla riva dove si trova il Palazzo di Cristallo del Museo del Guangdong della Via della Seta Marittima. |
Protetta all'interno del suo involucro d'acciaio, la Nanhai nr. 1 si trova ora all'interno del Palazzo di Cristallo, a casa. |
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